-
Grande nave che affonda
“L’estate venne caldissima e improvvisa: da un giorno all’altro tutti presero a spogliarsi e l’asfalto cominciò a squagliare”. È con la canicola estiva che ha inizio Grande nave che affonda, il romanzo d’esordio di Andrea Cappuccini. Siamo a Torricella, estrema periferia romana, e immersi nel bollore soffocante e arido si muovono i componenti della famiglia Romano e gli amici del figlio Taddeo, il quale da qualche giorno è stato condotto al carcere di Rebibbia. Il perno del libro, il luogo da cui a raggiera parte ogni storia e si muove ogni personaggio, è la casa della famiglia Romano; come se questa abitazione, o meglio questa torre costruita dal nonno Settimo,…
-
Distopia pop. Una distopia non troppo distopica
Mi aggiravo tra gli scaffali della libreria cercando un testo che instillasse leggerezza, perché il mese di gennaio mi mette malinconia, di cosa poi chissà. E ho sempre freddo. E vivo a Roma, come faranno nella Tundra? Mah. È così che ci siamo trovati, anche se già conoscevo lui, il libro, Distopia Pop, e lei, l’autrice, Francesca Guercio. Il titolo assicurava allegria. Così ce ne siamo andati via insieme fino alla mia poltrona di lettura. Siamo stati qualche giorno mano nella mano e lui mi ha fatto ridere mantenendo la promessa, ma non sempre, perché, dietro l’ironia e certe frasi sardonicamente polemico-lapidarie della protagonista, il libro ha anche una missione:…