• racconti

    Il talismano (sei gradi di separazione)

    Ero regina in un’epoca remota, avevo un talismano – pietre preziose incastonate in una collana di bronzo, fuso con una tecnica tanto nuova da dare il nome alla nostra età –, attirava su di me fortuna, amore, potere, ricchezza e prosperità per il mio popolo, faceva crescere il grano, favoriva la caccia, e io ero venerata come una divinità, la dea della rinascita, sedevo sul trono da molte primavere e ogni anno si compiva il miracolo, ogni volta ringraziavo il talismano con un rito magico che lo potenziava, così ordinai che me lo lasciassero addosso una volta giunto il tempo della mia sepoltura, nella speranza che riuscisse a far rinascere…

  • racconti

    Verso mezzogiorno

    Passa da me. Vorrei salutarti. Messaggi da papà. Il vetro si è illuminato: flash di una macchina fotografica – ho fatto appena in tempo a leggere. Sul computer si sta concludendo un film d’epoca, avanguardia démodé. Nel finale, un uomo schiaffeggia un suo amico perché si è presentato senza abito al suo matrimonio – la telecamera segue la traiettoria della mano come se ci fosse attaccata. Termina col buio, obbiettivo coperto dalla guancia dell’inetto. Mentre i titoli di coda strisciano dal basso verso l’alto sullo schermo nero, lo sposo bestemmia.  Stronzo, scostumato, gli dice.  Dopo mezz’ora il telefono vibra di nuovo.  Potresti venire per pranzo. L’ultima volta che sono andato…

  • racconti

    Patina

    Lei non sa che la osservo.  Piega il capo e guarda in basso. Parte del braccio è nascosta dal fianco opaco della lavastoviglie. Immagino le dita arrossate sul bicchiere. Penso a ciò che non vedo. Intuisco la tensione del trapezio e il braccio che si piega sotto la manica della camicia. Quando sono uscito, una delle prime cose che ho fatto è stata cercare una pizzeria. Non una qualsiasi. Avevo un’idea precisa. Pannelli di legno scuro, àncore e cordoni, vedute di ceramica con le crepature sui bordi. Desideravo una luce gialla, un odore vago di fumo e pesce e la claustrofobia lieve di un locale con l’entrata stretta.  Alla fine…

  • racconti

    La meccanica della precisione

    “Sono io, Cassandra. / (…) E questi i miei nastri e la verga di profeta. / E questa è la mia testa piena di dubbi. / È vero, sto trionfando. / I miei giusti presagi hanno acceso il cielo. / Solamente i profeti inascoltati / godono di simili viste. Solo quelli partiti con il piede sbagliato. (…) / Guardatevi dall’alto delle stelle – gridavo (…) / È andata come dicevo io. / Però non ne viene nulla. / E questa è la mia veste bruciacchiata. / E questo è il mio ciarpame di profeta. / E questo è il mio viso stravolto. Un viso che non sapeva di poter essere…

  • racconti

    La scrivania

    L’amministratore condominiale è un uomo con un cappello e un cappotto sempre addosso, porta gli occhiali e lo chiamano ingegnere perché forse in un passato, da qualche parte, ha studiato o forse perché ingegnere è solo una variante altrettanto vuota dell’appellativo dottore. L’amministratore condominiale ha sulle sue spalle questo palazzo, che muta volto ogni giorno, bestia feroce e carcassa vuota, a volte mi chiedo se faccia più paura il vuoto che lo invade o la gente che maldestramente lo abita.  Si regge in piedi in un ammasso colloso di polemiche e accuse su chi ha fatto gocciolare il bucato sul balcone di chi e su chi ha rigato la macchina…

  • racconti

    Oltre la finestra

    Mi risvegliai in piena notte, con la sensazione di averla persa.  Rotolai fino al bordo del letto e mi misi a sedere piantando i piedi sulle mattonelle. Erano fredde.  Scivolai verso la finestra facendo attenzione a non inciampare sui vestiti sparsi per la stanza. Scostai la tenda e mi piegai in avanti fino a toccare il vetro con il naso nel tentativo di scorgerla tra le piccole goccioline di rugiada che danzavano sospese nell’aria.  Ripresi fiato quando la vidi oltre il prato ammantato di erbacce, ritta sul fusto ricoperto di foglie. Era cresciuta. L’avevo annaffiata per mesi con lacrime e speranze, e adesso mi stava ripagando.  Tornai a letto. Lui…

  • racconti

    Lettere minuscole

    È notte e a bordo di un tram stanco riempio il foglio di lettere minuscole. Scrivo e mi ripeto che sono solo lettere minuscole e troppo rumore non possono fare. Lontano da qui, in un’altra casa, sotto altre coperte, con un’altra donna, tu dormi e io non ti voglio svegliare. E allora scrivo e uso solo lettere minuscole che neonate stanno lì, su un seggiolone, e mi guardano con occhi sgranati e battono forte le mani, che le labbra hanno bisogno di aiuto per parlare, che le labbra hanno bisogno di aiuto per raccontare.  È notte e sulla strada di casa inquino l’aria di lettere minuscole. Le faccio uscire una…

  • racconti

    Ray of light

    Sono fortunata ad aver trovato lavoro qui. Da quando papà ha avuto un incidente in cantiere, le cose a casa hanno iniziato a peggiorare. Deve essere operato alla gamba destra. E a lui è andata bene. Per il suo collega Martin la caduta dal ponteggio è stata fatale. Mamma era disperata, non sapeva cosa fare. Ha sempre cucinato torte da vendere alla pasticceria in centro per arrotondare, come avrebbe potuto sostenere le spese per l’operazione e mantenere la famiglia? Mia sorella minore, Gwendaline, avrebbe dovuto rinunciare al college: questo mamma non l’avrebbe mai permesso.  È grazie a Liv se sono qui: lavoravamo insieme in una tintoria dei sobborghi, poi lei…

  • racconti

    L’apparato umano

    – … E poi attraversavo questa rotonda in macchina e non potevo uscirne: rimanevo bloccata lì. Silvia si scostò nervosamente la frangia dagli occhi, fece un sospiro, bevve un sorso di vino rosso dal calice. Dal modo in cui abbassò lo sguardo mi resi conto che il racconto del sogno che aveva fatto la notte precedente e che ancora la tormentava, era terminato. Mi guardò sdegnata, come se non stessi cogliendo un’evidenza empirica.  – È un sogno chiarificatore: non posso continuare così, devo cambiare aria. Sapevo dove voleva andare a parare, ma non volevo darle l’idea che la sua fosse logica cartesiana. Mangiai con gusto l’ultimo boccone di insalata che…